Ciao Bene,
il destino cinico e baro ti ha giocato un brutto scherzo e noi oggi siamo disorientati di fronte alla tua inaspettata partenza. Ho conosciuto il Dottor Benedetto Zanetti in un caldissimo maggio del 1987 negli spogliatoi del campo di Monteforte prima di un tesissimo spareggio per accedere alla prima categoria. Ricordo perfettamente la calma che trasmettevi e il sorriso che dispensavi a ognuno di noi giovani atleti mentre ci idratavi a colpi di sali al magnesio-potassio e qualche battuta scaccia-tensione. Ricordo perfettamente la piacevole sensazione che ho provato nel poter relazionare con un medico senza inibizioni di ruolo ma solo dandoti del tu magari davanti a un buon caffè. Da quel giorno per me e per i miei compagni sei stato “il Bene”. Ricordo perfettamente la tua discrezione di medico ma soprattutto di genitore e la tua disinteressata costante infinita disponibilità.
Il calcio la nostra piacevole “ossessione” che ci ha fatto incontrare, allontanare, reincontrare, condividere, gioire, piangere sotto tante divise diverse, durante tante partite diverse tra andate e ritorni con la passione di sempre. Riassumere i ricordi di ritiri a Cavareno tu allora medico del Tregnago, di spareggi virtussini e di partite dei tuo figli a Montorio in questo momento di dolore è quasi impossibile ma mi conforta la certezza che i ricordi e le persone non si allontanano mai se li teniamo custoditi per (B)bene nel cuore.
Grazie per tutto quello che hai fatto….
Andrea C.
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